In tanti anni di attività e fruizione social abbiamo imparato a riconoscere i blaster vip, quelli che non si fanno intimidire dalle provocazioni di hater, detrattori o perdigiorno seriali. Se il primo è stato Enrico Mentana, oggi tra i nomi più quotati troviamo senza dubbio Selvaggia Lucarelli – ma possiamo aggiungere Gianni Morandi, Luca Bizzarri e tanti altri – costantemente sotto l’attacco di personaggi che molto spesso, a loro volta, sono famosi.
Oggi tocca a Valeria Marini, che prima endorsa Fratelli D’Italia e poi fa un passo indietro, ma non abbastanza in tempo da scansare la risposta piccata della Lucarelli che le rinfresca la memoria. Calma, ci arriviamo.
Il tweet
La Lucarelli scrive: “In questa fase, più si dà dell’ignorante e della fascista alla Meloni e più potenziali elettori si sentiranno da lei rappresentati”.
Improvvisamente la Vale, tra un bacio stellare e l’altro, si fa pigliare dal trigger e inizia a gnegnare sotto il tweet con una worshippata epocale nei confronti della leader di Fratelli d’Italia:
“Cara selvaggia hai TANTO ANZI TUTTO da imparare da GIORGIA MELONI.. PER ESEMPIO il RISPETTO CHE HA PER GLI ALTRI E SOPRATTUTTO PER UNIVERSO FEMMINILE E PER TUTTE LE DONNE”.
La Lucarelli è rimasta a guardare? Certo che no.
“Dal carro del gay pride a quello del vincitore è un attimo”, tuona la Lucarelli riprendendo un video di Fanpage di circa un mese fa, quando Valeria Marini partecipò al Gay Pride di Napoli come madrina.
La pezza peggio del buco
Blastata e incenerita, la Marini non si arrende. In un primo momento gnegna una spiegazione:
“Il mio tweet di ieri era solo per sottolineare l’importanza del rispetto per il nostro prossimo e soprattutto di una donna nei confronti di un’altra donna. Senza nessun [alcun, Vale, alcun, ndr] riferimento a ideologie politiche mie o di altri”.
Poi continua con la Lucarelli:
“Cara Selvaggia, sono fiera di essere salita sul carro del gay-pride [ma perché quel trattino? ndr] carro dei vincitori… non salirei mai… sul carro dei maldicenti”.
Contro-blast della Marini non pervenuto, ma la querelle è ora un’attrazione per gli altri blaster di Twitter.
- Direi che siamo noi della comunità a dover riflettere di come sia stato possibile invitare una persona che stima Giorgia Meloni, le sue idee e le proposte politiche, ad un Pride. Una manifestazione che non è una festa ma una rivendicazione politica di libertà e diritti;
- Non puoi difendere la Meloni e salire sul prossimo carro del Pride. Son due cose agli antipodi. Se i tuoi amici ggghei non te lo dicono son di destra. Ecco;
- Sul carro del pride mi sa che non ci salirai più;
- Non è maldicenza Valeria è coerenza …. Selvaggia per quanto a volte non ho condiviso sue uscite è coerente cosa che tu invece non sai cosa sia
Infine, arriva il blast cauterizzante di Giulio Cavalli, nostro amico (anche se lui non lo sa), che tuona:
“Ma chi è il SMM? Flavia Vento?“. Vincere con pochissime parole, lo stai facendo da dio.
Altra cosa che Giulio Cavalli non sa: noi gli vogliamo bene.
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