Chi pensa che i personaggi famosi non abbiano tempo da perdere contro gli insulti gratuiti sui social, sbaglia. Certamente Adriano Panatta non è il tizio che incontri nei bar del quartieraccio mentre fa serata dopo essersi calato 8 Peroni e 2 blekrashan, né è il primo soggetto che puoi infastidire per strada restando impunito.
Panatta ti dà una randellata sulla testa anche senza usare la racchetta, perché con le parole è molto più bravo di te che credi di poter fare il cristo che ti pare dal tuo device appena sbloccato dal tuo nipotino tecnologico.
L’Arnaldo fa proprio questo: la vita gli pesa, per questo gli viene la brillante idea di insultare il campione di tennis su Twitter convinto che tutti gli diranno: “grande/genio/è vero ahah” e, in quei pochi minuti di hate speech, potrebbe finalmente sconfiggere i suoi demoni.
Il tweet
Il fischio di inizio arriva con un articolo condiviso su Twitter da mamma Rai dal titolo: “‘Ma quale trionfo delle pippe’: la querelle Panatta vs Pietrangeli questa volta riguarda il padel”. Il padel, in effetti, è l’argomento che tiene banco da diverso tempo.
All’Arnaldo non interessa la replica di Panatta al collega Nicola Pietrangeli che definisce il padel come lo sport per tennisti scarsi. L’Arnaldo è sicuramente un hair stylist, un Enzo Miccio della zazzera, per questo nuota su Twitter alla ricerca di difetti di look.
Sotto il tweet pubblicata dalla Rai, infatti, scrive:
Ormai è stordito… in 80 anni non ha mai cambiato taglio di capelli
Voci di corridoio ci dicono che Panatta avrebbe volentieri prenotato una seduta dal parrucchiere proprio dietro l’educato consiglio dell’Arnaldo, se solo quest’ultimo si fosse servito di un registro più formale e una spocchia meno rovente.
Panatta, infatti, impugna la racchetta e gliela sbatte sulla fronte. Lo fa con le parole, ma il colpo si sente:
Stordito sarai tu, co***one.
Voi lo sentite un “oooh” di stupore dagli spalti?
Il match continua: l’Arnaldo messo al tappeto anche dagli altri sfidanti
Non è finita qui, perché ogni partita va giocata fino all’ultimo secondo. L’Arnaldo fa un timido tentativo giocando d’arroganza e passivo-aggressività, ma non si rende conto di essere stato smutandato dal Panatta.
Ora, infatti, il suo lato B è in bella mostra per altri avventori che accorrono armati di racchette chiodate.
L’Arnaldone – che risulta, guarda caso, un no-vax seguace di Silvana De Mari – scrive:
E vabbè, non se la prenda.
A prenderle, invece, è proprio lui.
Paolo: Ti sei salvato perché gli hai detto solo stordito, pensa se gli dicevi di peggio
Isabella: Ma come si fa a dire “vabbè, non se la prenda”? Peccato che Adriano Panatta non aveva una racchetta in mano, altrimenti sentivi qualcosa di forte.
Andrea: Ti ha smashato sul cofano della macchina.
Per parafrasare il Sassaroli di Amici Miei, diamo un consiglio all’hair stylist mancato: “Non bisogna mai andare su Twitter a insultare Panatta, Arnaldo”.
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