Barbara Balanzoni potrebbe essere una fan degli Ska-P. Lo supponiamo dal quel “resistenza” che compare in caps lock accanto al suo nome su Twitter e a noi, che secondo i nostalgici che citano Gaber a sproposito dovremmo essere delle “zekkeh komunisteh”, viene subito in mente il ritornello de El Vals Del Obrero.
Bene, interrompiamo questo idillio da teenage angst mai superata e andiamo al punto. Barbara Balanzoni – che affettuosamente chiameremo La Baly – è stata radiata dall’Ordine dei Medici per non aver rispettato il codice deontologico che proibiva il salvataggio in playlist della discografia di Marco Carta e di quella band australiana meglio nota come la più sopravvalutata della storia. Gli AC/DC.
No, a parte la goliardia, il nome della Baly è scomparso dagli elenchi dell’Ordine di Venezia per i suoi atteggiamenti aggressivi e tutt’altro che allineati con la professione in merito ai vaccini anti Covid. Un sospiro di sollievo per i nostri cari degenti e per noi, per lei un po’ meno.
Nonostante una strana e ostentata sicurezza – “me ne fo**o”, ha dichiarato la Baly in uno dei momenti più alti del suo eloquio – sui social è diventata oggetto di sfottò e blast. In pratica, non è cambiato niente, a parte la radiazione.
Mentre la Baly sfodera un vittimismo cameratesco sui social c’è chi la rimbrotta sottraendole i fazzolettini sui quali cerca di riversare il suo horror vacui. Tra questi, troviamo un gruppo di amici.
Il tweet
La Baly, il 27 giugno, twitta:
L’ordine dei medici di Venezia mi ha radiata. Ho inviato questa replica, ora vi metto le motivazioni
La replica della Baly, in effetti, ha fatto tremare i palazzi di cristallo dell’Ordine dei Medici di Venezia dai quali, si dice, hanno acquistato otto container di acqua santa in cui balneare per scongiurare ogni maledizione da parte dell’interdetta.
Ancora, fonti vicine al deserto ci dicono che la Baly si affacci spesso alla sua finestra per arringare la folla leggendo passi del Malleus Maleficarum di Heinrich Kramer e Jacob Sprenger.
Mentre la Baly si dimena dentro la sua bolla papale, il Comune di Bugliano interviene sotto il suo tweet con il blast definitivo.
Siamo più veri noi come comune italiano che lei come medico.
Noi abbiamo sentito un tuono, e voi?
Non finisce mica il blast
Nonostante il blast epocale, arriva la Patty – non la Smith, quella è Patti – che difende la Baly con i soliti atteggiamenti passivo-aggressivi ben appresi dai gruppi Telegram e Facebook, in cui si addestrano gnegnatori incalliti che ancora devono imparare cosa significhi “fare il backup di WhatsApp”.
A voi, signori, la storia.
“Chi è il co***one?”, si chiede il Lelio. Interviene il Marcello, e tutto scompare.
La Balanza [LOL, ndr] di sicuro. Infatti l’ha radiata.
Ma la Patty non perdona, e siccome la Baly è una Giovanna D’Arco senza Paesi da conquistare (se non qualche misero miocardio su Twitter), la Patty è la sua Catwoman. Ecco la Patty: “Quando si dà fastidio al sistema [aridaje, ndr] per gli altri sono tutti co***oni ma vi guardate voi allo specchio la mattina? Che ci vedete riflesso?”.
Uh-oh-ah, la Patty tenta il body-shaming? No, tenta il blast ma finisce contromano in un’autostrada percorsa da biker a tutta velocità.
Il Marcello, infatti, le regala un frontale: “Parliamo di gentaglia dannosa per la collettività, non fastidiosa per il sistema. Vola basso. Molto basso“.
La Patty, ci dicono, non aveva capito che quel “sistema” infastidito dalla Baly era solamente quello operativo del suo dispositivo. Se doveste vederla, diteglielo.
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