Il decreto anti-rave è la prima mossa del governo Meloni che già crea divisioni. Dopo i fatti di Modena è arrivato il primo comma dell’articolo 434bis contro il quale è già insorta l’opposizione sostenendo che l’iniziativa minerebbe buona parte dei diritti che interessano le manifestazioni nelle scuole e le occupazioni.
A sostenerlo, tuttavia, ci sono personaggi e intellettuali come Claudio Velardi che lamenta che fino ad oggi in Italia ci sarebbe stato un vuoto normativo ora riempito con il decreto anti-rave. La battaglia, quindi, si è spostata su Twitter dove sono partiti i primi blast.
Il tweet
Claudio Velardi scrive:
“Da tutta Europa vengono in Italia per i rave party, perché solo da noi non sono proibiti. Il governo mette riparo ad un vuoto normativo e le opposizioni protestano. Non c’è limite alla stupidità e all’autolesionismo“.
Gli risponde una giornalista: “Ma dove? I rave a Berlino sono talmente istituzionalizzati da essere mainstream. Nessuno si sognerebbe di proibirli, e tantomeno con un decreto scritto talmente con i piedi che sembra uscito dal ventennio“.
Il dibattito ha scatenato tante speculazioni, come quella secondo la quale l’Italia, con il decreto anti-rave, si sarebbe allineata ad altri Paesi europei. Ciò non è vero, e vi invitiamo ad approfondire in questo articolo e questo speciale.
Il blast continua
“Velardi, una garanzia di pu**anate sparate tanto per. Ma nessun problema se fosse tipo ad Hyde park sullo sgabello, il problema è questo marcio circo mediatico che lo invita a sparare queste stupidaggini via etere senza che nessuno gli dica “guardi che sta dicendo una ca**ata”.
“Velardi è un po’ boomer, bisogna avere pazienza”. Con questa raccolta di blast sul decreto anti-rave confidiamo in te, caro lettore, affinché riesca ad informarti meglio sull’argomento per evitare figure barbine sui social.
Come quella di Velardi.
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