Nelle ultime ore Hoara Borselli si è fatta notare per aver cavalcato il trend del dibattito sul mondo del lavoro.

Per chi si fosse perso l’argomento, sono settimane intense. In primo luogo è iniziata la stagione estiva che vede tantissimi giovani rincorrere l’indipendenza economica con un lavoro che li impegnerà da giugno a settembre – e di più, a volte – e in secondo luogo ecco ritornare i navigati che dicono che i giovani non hanno voglia di lavorare.

Possiamo dire che il lavoro stagione è già stato minato da Alessandro Borghese nel mese di aprile. Oggi, tra un Briatore che trolla tutti mentre chiede al nipote di aggiornargli WhatsApp e una Francesca che – giustamente – si rifiuta di lavorare per 280 euro al mese, arriva Hoara Borselli che tenta di tirare le orecchie alle nuove generazioni con la solita ramanzina sui sacrifici.

Il tweet

Hoara Borselli, come tutti già sappiamo, scrive:

A 15 anni in estate alcuni giorni lavoravo in un bar mentre i miei amici andavano al mare. Poche ore, dalle 12 alle 16.
Finito il turno mi regalavano un gelato e se andava bene delle patatine.
Si parte sempre dal basso ragazzi.
Sacrificio e “fame”.
Credo sia ciò che manca oggi

Che poi si può essere d’accordo o meno, ma se ancora adesso esiste una sottile tendenza alla schiavitù nel mondo del lavoro è perché qualcuno in passato ha acconsentito in silenzio senza seminare per le future generazioni. Lo sa bene anche Briatore e Hoara probabilmente lo ignora, ma andiamo avanti.

Con questo tweet, la Borselli si è garantita il top trend su Twitter, tanto da scomodare tantissimi utenti. Tra questi c’è Riccardo Cucchi, storica penna e storica voce dello sport, che non riesce a tacere di fronte a quel tweet. Cucchi, infatti, replica:

Credo proprio il contrario. Non ci manca affatto. Il lavoro si paga, a 15 anni o a 60, per due ore o per otto. La schiavitù è stata abolita. E anche il “pane e acqua”, o se preferisce, “gelato e patatine”.

Finisce qui? No.

Il blast da più fronti

Una risposta arriva anche da Stefano Bonaccini:

Un conto è sacrificio e umiltà, che aiutano sempre, ma se la sua proposta è lavorare gratis, solo perché si è giovani, allora siamo proprio messi male. Roba da matti.

Purtroppo, però, il commento di Bonaccini ha scatenato i bot che intervengono contro la “sinistra” con gli slogan contro gli immigrati (ve li ricordate?). C’è chi, tuttavia, la prende con ironia:

Mi ha fatto mettere like a Bonaccini.. voglio eliminare il mio account adesso.

Boomer non si nasce. Si diventa. Blaster si nasce, sì.