Abbiamo tutti appreso del ferimento di Mattia Sorbi in Ucraina, più precisamente a Kherson. Mentre si attendono novità sul caso, anche l’Ambasciata Russa dice la sua.
Dall’account twitter Russian Embassy in Italy, gli ambasciatori lanciano un messaggio che ha un forte odore di provocazione, ma lo fanno nel territorio sbagliato.
Se nelle zone di guerra ci sono le bombe, le mine e i proiettili, sui social ci sono i blaster che sanno veramente essere spietati.
Il tweet
“E se si scoprisse che la mina, sulla quale è saltato in aria il cittadino italiano Mattia Sorbi, fosse di provenienza occidentale?”, scrive l’Ambasciata Russa in Italia dal suo account Twitter, sia in italiano che in cirillico.
Una chiara provocazione, se vogliamo, dal momento che da quando è iniziato il conflitto abbiamo imparato che la battaglia si consuma anche sui social a colpi di reciproche accuse.
Un utente, però, arriva con la mannaia.
“E se si scoprisse che le fanno a Brescia, le vendono agli ucraini e servono per contrastare l’invasore che casualmente siete voi? Chissà che scandalo succede. Avete a che fare con gli italiani, gente che quando voi giravate ad ad accoppiarvi con le capre, noi si costruiva colossei”.
Putin lo avrà letto?
Il blast continua
Non è finita, perché il tweet dell’Ambasciata Russa ha scatenato blaster inferociti.
- E se si scoprisse che siete dei vergognosi mistificatori? Ah no, già lo sappiamo. Schifosi, questo siete. Un paziente trattenuto è usato per propaganda come un prigioniero di guerra, parliamo di questo. Schifosi. Un giorno l’impero russo sarà solo un brutto ricordo.
- E se si scoprisse che dite ca**ate? Ah no, scusate, quello lo sappiamo già…
- E se si scoprisse che: siete uno dei peggiori mali che affligge il globo terraqueo, che oltre alla menzogna non sapete proferire parola, siete bravi a costruire missili carri armati bombe…e null’altro. Scorie del 900, e come tutte le scorie finirete in discarica
- Identificatevi, siete un’ambasciata al servizio dei cittadini per pratiche varie, o siete solo uno dei tanti mezzi di propaganda e disinformazione russa?
L’Ambasciata Russa in Italia non risponde.
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