Laura Pausini ha fatto salire il trigger a tantissimi (soprattutto) italiani per essersi rifiutata di cantare Bella Ciao a El Hormiguero. Incitata dai co-conduttori, la cantante di Simili ha detto: “È una canzone politica”.
Com’è tipico nei tempi dei social, contro Laura Pausini si è scatenata la bufera. La stessa ha tentato di spiegare le sue motivazioni commentando un tweet della redazione di 20 minutos con queste parole:
Non canto canzoni politiche, né di destra né di sinistra. Canto quello che penso della vita da 30 anni. Che il fascismo sia una vergogna assoluta sembra ovvio a tutti. Non voglio che qualcuno mi usi per propaganda politica. Non inventate ciò che non sono.
“Non voglio che qualcuno mi usi per propaganda politica”, nemmeno il tempo di scriverlo che è arrivato l’endorsement di Matteo Salvini, che come tutti sappiamo non è avvezzo a intonare l’inno della Resistenza: “Stima per Laura Pausini”, ha twittato il leader della Lega. Un motivo in più per mandare in tempesta i social.
Il tweet
Puntuale, come annunciato in apertura, arriva la replica di chi ha notato la worshippata di Salvini:
Questo è solo l’inizio:
Gli anti-Pausini
Traduciamo:
- Se pensi che il fascismo sia una vergogna assoluta per tutti, non dovresti avere problemi a cantare Bella Ciao ad alta voce, dico io.
- Bella Ciao è una canzone antifascista, chi non è fascista dovrebbe cantarla senza problemi. È come se ti rifiutassi di cantare una canzone antirazzista, una canzone contro gli stupratori o contro i pedofili.
- Vergognati! Bella ciao è una canzone antifascista e per noi italiani dovrebbe essere solo un motivo di orgoglio e di unità perché l’antifascismo è il valore fondante della nostra Costituzione.
- Bene, Laura, visto che l’hai scritto in spagnolo, ti risponderò in spagnolo. Nessuno ti userà per propaganda politica, ma non credo che tu sia così stupida, e che tu sappia bene che ‘Bella ciao’ non è una canzone politica, ma piuttosto la canzone simbolo della Resistenza.
Ciao!
I pro-Pausini
Come per Vasco, Ligabue e Tiziano Ferro, i fan di Laura Pausini si dividono in sostenitori e tifosi. Questi ultimi, inevitabilmente, sono intervenuti per difendere la loro beniamina.
Tra questi, c’è una utente – “(pausiniana)”, nel nome – che replica dopo aver visto un commento in cui vengono messe in discussione le doti artistiche della cantante.
“Motivazioni davvero misere ed inconcludenti, quando mai hai espresso qualcosa nelle tue canzoni che nn fossero le solite banalità : sole cuore amore e piangere per il fidanzato che ti ha lasciata? Avresti potuto uscirtene a testa alta rimediando all’errore ma hai detto una….”.
La pausiniana risponde: “Ti do un consiglio prima di parlare ascoltati canzoni tipo queste: Simili , Il mondo che vorrei, Il nostro amore quotidiano e anche Sorella terra. Tutto questo per farti capire come le sue canzoni che tu definisci banali non parlano solo dell’amore di coppia”.
In altri casi, si parla di “dittatura della sinistra”, c’è addirittura che le scrive: “Se prima ti stimavo, adesso ti ammiro”.
Infine, c’è il colpo di grazia.
Ed è tutto vero. Ora si attende che Laura Pausini torni sull’argomento, o – come fanno altri personaggi – potrebbe chiudersi nel silenzio e palesarsi tra qualche giorno, quando il popolo social avrà dimenticato. Nel frattempo, Piero Pelù ci ha ricordato la sua versione.
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