il 25 Aprile del 1944 nasce da famiglia di fattori Donatina
sesta figlia di zio Cono e prima figlia di Rosella, amata sposa di secondo letto, all’epoca vecchia zita (a malapena trentenne) presa in sposa con l’intercessione di Don Peppe che aveva proposto sua sorella minore come fortunata novia.
Novia stocax perché solo durante la “presa della bastiglia”, il buon zio Cono, scopre che la moglie non era illibbata ma è tardi e pare che i testimoni furono esposti sporchi di acetella ma questa è un altra storia.
Donatina cresce, pasce e diventa una donna molto bella, su cui i giovanotti del paese ben presto puntano la richiesta di matrimonio.
Ora, zio Cono che aveva avuto madre Sicula, non aveva nessuna intenzione di lasciare alla figlia la scelta del pretendente e impose in casa il sommo coprifuoco, la ragazza poteva essere lasciata sola solo con amiche o familiari.
Ma l’amore, e la famiglia mia questo lo sa bene, ha solo due regole:
se lo cerchi non lo trovi
se ti trova non c’è posto in cui puoi nasconderti
E fu così che la bella Donatina
si prese una sbandata per Giovanni
suo cugino, di un paio di anni più giovane e quindi appena maggiorenne.
Zia Macolata, ancora viva e lucida (o almeno ricorda bene le cose passate ma non il mio nome) nonostante gli anni, mi racconta che Donata appena lo disse alla madre:
” facett o guaij,
a mamm’ pe paur ca a figl se compromettev
subb’t a chiurett, stett tre mis senz r’asci ra cas
se non a rumnen’c pe gli addo prevet”
(fece un guaio, la madre per paura che la figlia potesse disonorarsi, la chiuse in casa per tre mesi e usciva solo la domenica per andare in confessione e poi in chiesa)
Poi successe una cosa anche peggiore,
la famiglia di lui, che era la stessa sua, imbarcò il povero Giovanni per l’Australia
lo mandarono a lavorare da alcuni amici di famiglia contattati per lettera, sempre grazie a Don Peppe, ormai in là con gli anni e zio della ragazza unico della sua generazione a saper leggere in famiglia.
Donatina pianse tutte le sue lacrime
e pianse
e pianse ancora
piangeva con gli occhi socchiusi a ogni lettera che Don Peppe gli consegnava
durante la confessione
la domenica mattina.
Passarono i mesi,
poi un anno intero e Donatina aveva accettato la proposta di nozze di un giovane del luogo, infermiere, brav’uomo e approvato dai genitori.
La mattina del suo compleanno, il 25 Aprile del
1965 , Donatina si fa accompagnare dallo zio prete e da sua sorella minore Corona a Napoli per comprare il più bel paio di scarpe che lo zio le potesse regalare.
Non tornò mai.
Ci vollero 10 settimane di viaggio in nave per arrivare dall’altra parte del mondo.
Dopo qualche anno arrivò una foto, un bambino bellissimo, dietro alla foto c’era scritto Giuseppe Cono nato il 25 Aprile del 1968.
Era stato il prete
ad aiutarli a scambiare le lettere
a organizzare il viaggio
a tenere nascosto il vero contenuto delle parole.
Vedete, l’Amore
se lo cercate non lo trovate
ma se vi trova ..
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