M’hanno chiesto cosa regalerò alla mia ragazza per Natale.
Ho risposto “Sai, penso che le farò un post su pressappochismo.”
“Un post su pressappochismo?”
Sì, un post su pressappochismo. Questo post. Perché mi piace sorprenderla, è l’ultima cosa al mondo che si aspetterebbe, e a me piace rischiare, o mi ammazza, o piange e mi bacia, appena lo legge.
Questo è un post dedicato a te.
A te, che quando sto mangiando la mia pizza con salsiccia e funghi, e tu con la ortolana davanti, guardi la mia e mi chiedi di assaggiarne un pezzo, e io direi di no e darei fuoco a tutti perché la pizza è mia e se volevi la salsiccia e funghi potevi ordinare una salsiccia e funghi, cazzo, ma a te no, perché quando mi guardi con quegli occhi io non so dirti di no.
A te, che mentre sono sul divano a giocare a FIFA online, vieni vicino a me e mi sussurri nell’orecchio “Amore metti in pausa”, e io indicherei a chiunque quel quadro in alto, sopra il televisore, che recita “Se sto giocando online non posso mettere in pausa, quindi lasciatemi in pace, porca puttana”, ma tu lo sai benissimo, e lo fai apposta, e quando poggi le tue mani su di me, mi viene un brivido di piacere, dimentico anche con che squadra sto giocando, spengo la Play e inizio a spogliarti sullo stesso divano, perché mi è impossibile resisterti un secondo di più.
A te, che quando abbiamo avuto un periodo di difficoltà, mi hai aspettato, e dopo un mese senza vederci in cui ci siamo sentiti a singhiozzo, sei venuta sotto casa mia, e mi hai scritto “Sono qui per te, scendi, senza di te non ce la faccio”, io avrei dovuto essere arrabbiato, ma tu mi hai baciato in lacrime, e sei riuscita a cancellare un mese di merda in un istante.
A te, per questo e molto altro, dico grazie.
Grazie di non esistere.
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