Ormai è chiaro che quando Simone Pillon pubblica qualcosa su Twitter, i blaster si scatenano. Basterebbe un “ciao”, o una semplice foto. A questo giro l’ex senatore pubblica uno scatto con una coppia di amici convolati a nozze, un selfie, e i commenti esplodono.
Di Pillon parliamo spesso, e insieme a Barbara Balanzoni e Mario Adinolfi dobbiamo dire che è uno dei topic più quotati del nostro progetto.
Mettetevi comodi e godetevi il banchetto.
Il tweet
Pillon l’11 ottobre scrive:
“Domenica si è sposato il caro amico M. M. insieme alla sua dolcissima moglie Maria Chiara! Torniamo ad investire sulle giovani coppie, con mutui agevolati e incentivi a chi vuol mettere su famiglia. Sposarsi è bello e fa bene alla salute! Più famiglia=più futuro!“.
È fisiologico che un politico faccia propaganda anche quando si trova fuori dal Parlamento, stesso discorso per attivisti e candidati. Simone Pillon, quindi, coglie l’occasione per condividere le felicitazioni e lanciare l’ennesimo slogan a favore della famiglia. Rigorosamente tradizionale.
C’è chi, tuttavia, ricordando che l’ex senatore è rimasto fuori dal Parlamento dopo l’ultima tornata elettorale, gli propone un nuovo impiego: “Effettivamente un nuovo lavoro ti serve, daje fotografo ai matrimoni“.
Ed è solo l’inizio.
Il blast continua
“Ma sei fuori? Intendo dal Parlamento”. Ahia.
- “Avete capito, single cattivoni che non siete altro? Per voi niente agevolazioni, dovete crepare e bruciare all’inferno… Meno male che non ti vedremo più in Parlamento“;
- “Tanti auguri a loro. Giusto! investiamo sulle giovani coppie, indipendentemente dalla loro sessualità. Riconosciamo le coppie omosessuali così come dovrebbe essere in uno Stato laico. Dai Simo usciamo insieme dal medioevo“;
- “Nuovo lavoro: fotografo ai matrimoni”;
- “No, vuole rubare il lavoro di Enzo Miccio: Organizzare eventi, la faccia la ha, potrebbe fare la controfigura di Miccio”.
Ahia.
“Ecco dove ti avevo già visto”. Ragazzi, chiudiamo tutto.
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